5 Buone abitudini per imparare l’inglese
Se hai scelto di imparare l’inglese, è importante far sì che il tuo impegno sia supportato da buone abitudini.
Ti aiuteranno a fare passi da gigante nel tuo percorso di apprendimento.
Ecco 5 modi per massimizzare i tuoi progressi:
1. Leggi, leggi, leggi.
Benché ci venga detto dai tempi delle scuole elementari e possa risultare noioso e ripetitivo, questo consiglio ha un fondo di verità. Lo sviluppo del lessico passa da un'esposizione continuativa alla lingua, e non c'è nulla di meglio che libri e articoli per far sì che tu sia messo di fronte a espressioni e costruzioni grammaticali sempre nuove e diverse. Oggi abbiamo accesso a un infinità di contenuti in lingua inglese: Instagram, Facebook, Reddit, Wikipedia... internet è pieno di parole da esplorare.
Sia chiaro: abilità non significa velocità. L'obiettivo non è quello di leggere il più velocemente possibile, ma quello di soffermarsi sulle parole ed espressioni che potrebbero tornarci utili. Leggendo troppo velocemente corriamo il rischio di saltare a pie' pari proprio tutti quei passaggi che arricchirebbero il nostro lessico.
2. Ascolta, anche se in realtà non stai davvero ascoltando.
Per diventare più confidenti nel capire l'inglese dobbiamo abituarci prima di tutto a sentirlo. Quante volte è successo che, magari durante un viaggio, quando qualcuno ci ha rivolto la parola in inglese il vostro cervello si sia rifiutato categoricamente di cooperare? Ironicamente, uno dei modi migliori per evitare questa frustrante forma di panico consiste proprio nell’ascoltare di più. Hai l’impressione che ti stia prendendo in giro? Lascia che mi spieghi meglio.
Se sei tra le migliaia di persone che usano l'inglese esclusivamente durante l'orario lavorativo, magari saltuariamente, gli unici momenti in cui ti viene richiesto di comprendere e usare l'inglese sono probabilmente momenti ad alta pressione. Una chiamata improvvisa da un collega, un progetto importante da presentare di fronte ad un team straniero, un documento ufficiale da stilare. In momenti come questi il naturale imbarazzo legato all’uso di una lingua meno familiare può trasformarsi in vero e proprio panico, che a sua volta rende ancora più difficile capire ciò che ti viene detto.
Circondarci di inglese anche nella vita extra-lavorativa tramite radio, televisione e podcast, invece, ci concede momenti privi di giudizio e responsabilità nei quali provare a capire ciò che viene detto. Un vantaggio di questo approccio? Non devi nemmeno ascoltare attentamente per vederne i benefici. La prossima volta che stai cucinando, camminando o facendo una delle attività della tua routine quotidiana, perché non provi a mettere in sottofondo la versione inglese della tua serie TV preferita o uno degli infiniti podcast disponibili online? Non è fondamentale che tu capisca alla perfezione ciò che viene detto, l’importante è essere esposto alla lingua in un ambiente più rilassato, in cui anche solo capire l'argomento di cui si parla possa essere considerato una meritatissima vittoria. Una volta più abituato a sentire le peculiarità dei diversi accenti inglesi ti garantisco che sarà incredibilmente più facile affrontare conversazioni in lingua anche nell'ambiente lavorativo.
3. Diffida dei sottotitoli.
Non ho nulla contro i sottotitoli, anzi: apprezzo tutti gli strumenti che rendono accessibile la varietà incredibile di contenuti che ci circonda sia a consumatori internazionali che a persone con disabilità. Negli anni però mi sono trovata di fronte a persone che, dopo anni passati a guardare film in lingua originale, non riescono a raggiungere i traguardi desiderati nella comprensione orale. Negli anni mi sono resa conto che molte di loro sono accomunate dall’uso dei sottotitoli in italiano.
Non fraintendermi, io per prima ho una grande ammirazione per chi ci offre la possibilità di guardare contenuti stranieri sottotitolati in italiano. Come avrei potuto guardare l'intera serie di Squid Game senza sottotitoli? A differenza dei miei studenti, però, io non sto cercando di imparare il coreano.
Tralasciando le scelte stilistiche e funzionali di chi traduce il contenuto dall'inglese all'italiano, le differenze sintattiche tra le due lingue sono rilevanti. Queste differenze rendono l’associare le parole che sentiamo con quelle che vediamo sullo schermo quantomeno complesso. Il risultato? Messi di fronte a due lingue diverse, una delle quali è la nostra lingua madre, il nostro cervello sceglierà indubbiamente la via più semplice e passeremo l'intera durata del film semplicemente leggendo i sottotitoli in italiano.
I sottotitoli in inglese, invece, sono una risorsa incredibilmente utile, creando un ponte tra la capacità di capire la lingua scritta e quella di capire la lingua parlata (due skill che maturano con tempi molto diversi). Anche in questo caso, però, è importante metterti in guardia: la linea di confine tra leggere e ascoltare è estremamente sottile. Appoggiarsi per troppo tempo ai sottotitoli può, a lungo termine, impedirti di fare il salto verso la comprensione orale "pura", senza l'aiuto dei sottotitoli a schermo.
4. Less is more: sii selettivo.
Negli anni di università decisi di imparare l'arabo come supporto ai miei studi di relazioni internazionali, commettendo il grave errore approcciare la nuova lingua con lo stesso metodo di studio “ad alto impatto” che utilizzavo dai tempi del liceo. Il risultato non fu molto positivo: centinaia di sostantivi, verbi, aggettivi, meticolosamente scritti e memorizzati prima di ogni esame, sparirono dal mio cervello con la stessa velocità con cui li avevo studiati.
Memore del mio errore, ti consiglio di essere spietatamente selettivo con il lessico che scegli di imparare. Lo faccio non perché io ritenga che conoscere una grande varietà di sinonimi ed espressioni sia inutile ma perché imparare una lingua è anche una questione di priorità, soprattutto una volta raggiunto un livello “intermedio”. Come fare a continuare un percorso di apprendimento dopo che lo scoglio più urgente e immediato - riuscire a comunicare messaggi fondamentali in inglese - è stato superato?
La tecnica che consiglio è di focalizzarsi su una quantità ridotta di nuovo lessico, cercando di utilizzarlo il più frequentemente possibile sia a lezione che fuori. Stai cercando di imparare il phrasal verb "pick up"? Quando a lezione ti verrà chiesto della tua giornata, inventati un racconto magari non particolarmente interessante ma che ti permetta di fare pratica: potresti dire di aver picked up vari membri della tua famiglia per portarli al cinema, di aver dovuto pick up della carne per cena ma di esserti dimenticato di pick up un dolce. La padronanza di una lingua passa dall'utilizzo metodico di nuove le strutture ed espressioni, senza il quale rischi di rimanere in balia di tutte quelle informazioni che “in teoria” dovresti sapere ma che non hai mai realmente messo in pratica. Il risultato? Il tanto odiato blocco che ti impedisce di comunicare nel modo che vorresti.
5. Chi va piano va sano e va lontano (come diceva la nonna).
La pazienza è forse l’abitudine più sottovalutata: nell'era di infinite app, programmi e corsi, ci dimentichiamo che imparare lingua è prima di tutto una questione di tempo.
Il modo più veloce di imparare una lingua è e resterà sempre quello di vivere circondato dalla lingua che si sta cercando di acquisire. Vivere circondato dalla lingua (generalmente insieme a un corso intensivo in loco) permette di raggiungere in tempi relativamente brevi un livello che potremmo definire conversational (in gergo tecnico, il livello CEFR B1). Con impegno, lezioni di accompagnamento e poca paura di commettere errori, uno studente può poi raggiungere la fluidità completa nell'arco di qualche anno.
Si, hai letto correttamente: qualche anno. Anche vivendo perennemente circondato da persone che parlano esclusivamente inglese dovresti concederti anni prima di arrivare alla fluency completa. Questa realizzazione non è priva di frustrazione: sentirsi rispondere "qualche anno" alla domanda "quando diventerò realmente fluente in Inglese?" non è particolarmente piacevole, ma purtroppo è la verità.
Per questo il mio consiglio più spassionato è questo. Sii paziente con te stesso, e presta attenzione a tutti i segnali di progresso nel tuo percorso di apprendimento. Quando si sta imparando una lingua è facile dimenticarsi di celebrare le piccole vittorie: la parola che ti sei ricordato, o che hai pronunciato correttamente, la domanda costruita al primo colpo. Tutte queste sono vittorie che dimostrano che il percorso sta portando verso la padronanza della lingua: il traguardo non sarà immediatamente visibile all'orizzonte, ma ciò non vuol dire che la strada che stai percorrendo non sia quella giusta.
Imparare una lingua da adulti non è semplice e ritagliare tempo per l'apprendimento tra lavoro, famiglia e i (rari?) momenti di svago può essere una vera sfida. Essere pazienti significa anche non essere troppo severi con sé stessi, anche quando leggere, ascoltare o guardare contenuti in lingua inglese è praticamente impossibile. Ricorda che anche le scelte più piccole sono cumulative: scegliere di seguire un content creator che comunica in inglese su Instagram è leggere. Fare attenzione alle parole della tua canzone preferita è ascoltare. Sono le piccole abitudini che, a lungo andare, fanno la differenza più grande.
Ogni percorso di apprendimento è unico, e deve riflettere le tue necessità sia dentro che fuori dalla classe. Se vuoi discutere come PositiviTeach può aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi, mettiti in contatto!